L’obiettivo è uno solo: eseguire lo “swing perfetto”

lo swing perfetto a golf

E il benessere dello sportivo?

Il golf è fonte di immensa gioia, ma a volte anche di frustrazione, per coloro che lo praticano. La costante necessità di incrementare la precisione e la potenza del gesto tecnico porta i golfisti ad esercitarsi in modo quasi ossessivo.

Negli anni ‘80 non esisteva neanche la preparazione atletica nel golf. Ai giorni nostri è fondamentale per migliorare la performance sportiva e
identificare e correggere gli errori tecnici.

Ma, l’allenamento è sufficiente per eseguire lo swing perfetto?

Lo swing è un movimento estremamente tecnico, costituito da una torsione del busto e una serie di movimenti innaturali soprattutto per chi si appresta ad impararlo in età matura. Ciò che rende difficile l’esecuzione dello swing è essenzialmente il fatto di sollecitare muscoli pressoché inattivi nella vita quotidiana e l’esigenza di una buona coordinazione.

Analizzando lo schema motorio del gesto tecnico nel golf è evidente come per realizzare un buon colpo sia necessario esprimere la forza di tutto il
corpo attraverso lo swing.
Di fatto questo gesto si basa sulla torsione del busto, e sfrutta l’espressione della forza esplosiva e dell’elasticità muscolare nel
movimento.
Uno swing degno di questo nome, e soprattutto ripetibile nel tempo, necessita di un’interazione di capacità, quali:
mobilità, forza, stabilità, equilibrio, coordinazione e resistenza, senza dimenticare gli aspetti mentali legati alla capacità di concentrazione.

 

Tuttavia, a volte il gesto tecnico è semplicemente ostacolato da barriere fisiche o funzionali che, se rimosse, possono portare miglioramenti sul campo pratica. Il nostro corpo è intelligente, dunque sceglie sempre la via più semplice per compiere un movimento, sia nell’attività quotidiana che sportiva. Nel caso del golf il movimento corporeo deve portare ad un risultato preciso: colpire la pallina con la mazza posizionata nel modo
corretto al fine di indirizzarla verso la buca.

Di conseguenza, se nel corso dell’esecuzione del backswing, o del downswing è presente un ostacolo al movimento, questo può generare un’alterazione della posizione della mazza rispetto alla pallina e dunque creare una traiettoria scorretta.
La letteratura scientifica riguardante infortuni e patologie nel golfista è stata significativamente incrementata negli ultimi anni ed è stato evidenziato che gli infortuni più rilevanti sono soprattutto di carattere osteo-articolare.

Poiché la pratica del golf consiste in un gesto asimmetrico e ripetitivo, molte lesioni riscontrate dai golfisti sono dovute ad un logoramento a seguito dello “overuse” a carico di determinate strutture.

Esistono tuttavia differenze tra il giocatore professionista ed amatoriale:

  • Il giocatore professionista, a causa di un’ossessiva ripetitività del gesto tecnico, è sottoposto ad un notevole stress meccanico che può condurre a microtraumi.
  • Il giocatore amatoriale mette frequentemente in atto una serie di comportamenti e posture scorrette, derivate da carenza fisiche o tecniche, le quali possono portare macro- o micro – traumi a carico di aree stimolate in modo scorretto.

Quindi i principali rischi per un golfista sono:

  • Insufficiente riscaldamento muscolare
  • Basso livello di forza e flessibilità a livello del busto.
  • Errata tecnica di tiro.
  • Sovra-utilizzo di un distretto articolare.

Le principali problematiche in cui incorrono i golfisti:

  • dolore al gomito
  • epicondilite
  • epitrocleite (o gomito del golfista)
  • distorsione
  • tendinite
  • dolore alla mano e al polso
  • sindrome del tunnel carpale
  • dolore lombare
  • patologie legate all’anca
  • dolore alla spalla
  • dolore alle ginocchia
  • impingement
  • lesioni alla cuffia dei rotatori
  • dolore al collo
  • dolori articolari
  • formicolio

E come può essere d’aiuto l’osteopatia?

L’osteopatia nel golf permette di mantenere la piena efficienza dell’apparato muscolo-scheletrico e aiuta a ripristinare ed incrementare
la mobilità di tutti quei segmenti corporei “interdetti”, riducendo il dolore e la possibilità di contrarre infortuni.
Inoltre, il trattamento osteopatico mira ad abbassare i livelli di stress e tensione, livellando i sistemi ortosimpatici e parasimpatici, quindi è molto utile essere trattati anche in modo preventivo per permettere al corpo di esprimersi al meglio.

L’obiettivo è MIGLIORARE LA PERFORMANCE, PREVENIRE GLI INFORTUNI e mantenere  il BENESSERE dello sportivo.