FAQ

Chi è l’osteopata?

L’osteopata è una figura professionale sanitaria che, a seguito di un’attenta valutazione, individua e corregge le zone disfunzionali dell’organismo, utilizzando specifiche tecniche manuali. Il fine ultimo risulta essere il ripristino dell’equilibrio generale del corpo, delle sue funzioni e del suo benessere, e la riattivazione dei processi di autoguarigione di cui è naturalmente dotato ogni organismo.
Quindi grazie a manipolazioni e manovre specifiche l’azione dell’osteopata risulta efficace per la prevenzione, la valutazione e il trattamento di disturbi che interessano l’APPARATO MUSCOLO SCHELETRICO,  CRANIO-SACRALE e VISCERALE.
Inoltre, l’osteopata va alla ricerca della causa che genera il sintomo e quindi considera quest’ultimo come un campanello d’allarme che segnala un’altra problematica di fondo.

Quando andare dall’osteopata?

A volte è difficile stabilire se si ha bisogno realmente di un osteopata.
La risposta, tuttavia, è che, anche se non hai particolari problemi, una seduta periodica dall’osteopata è consigliata.

L’OSTEOPATA è utile anche in prevenzione, perchè puo’ rilevare, anche in assenza di sintomi, delle disfunzioni che, se trascurate, potrebbero sviluppare INDEBOLIMENTO DEI SISTEMI DI DIFESA NATURALI, SQUILIBRI POSTURALI E DOLORE. La terapia manuale è in grado di individuare la presenza di criticità nell’organismo e bloccarle sul nascere.

Comunque nei seguenti casi la terapia manuale si è rivelata molto utile:

  • dolore acuto persistente,
  • dolori cronici, mal di schiena, dolori cervicali, dolori addominali, dolori alle articolazioni.
  • problemi legati all’intestino, al colon e al reflusso gastrico.
  • recupero post-traumatico e post chirurgico.

L’osteopatia stimola l’autoguarigione del corpo, principio su cui tale disciplina basa interamente i suoi fondamentali.

Come capire se ho scelto un bravo osteopata?

Un buon osteopata seguirà scrupolosamente quanto segue:

  1. Attenzione all’osservazione e al colloquio preliminare col paziente.
    Raccolta di tutti i dati importanti (anamnesi) per ricostruire le cause che hanno determinato i  sintomi.  Il  colloquio preliminare puo’ essere arricchito  di test per rendere più accurato, sicuro ed efficace il trattamento.
    Un bravo osteopata sarà sempre molto attento a capire quali siano le necessità del paziente, i suoi obiettivi e le aspettative e porrà sempre molta attenzione all’ascolto.
  2. Esame attento dei referti diagnostici (ad esempio: risonanza magnetica, TC, radiografia elettromiografia, esami del sangue, etc…) di cui il paziente e’ in possesso, al fine di valutare al meglio se la condizione del paziente possa non essere di pertinenza osteopatica.
    In questo caso indirizza al medico curante o allo specialista per una valutazione.
  3. Considera il corpo nella sua totalità e non la singola parte del corpo dove percepiamo il dolore.  Non si concentra solo sulla parte del corpo dove è presente il dolore, ma rivolge la sua attenzione anche sui segmenti corporei vicini anatomicamente o connessi dal punto di vista funzionale.
  4. Dopo la scuola secondaria superiore, o dopo una Laurea, ha frequentato un corso in osteopatia di almeno 5 anni per ottenere il Diploma in Osteopatia (D.O.)
  5. Risolve il problema del paziente con il minor numero di sedute possibili. L’osteopatia è una scienza efficace e solitamente si ottengono buoni risultati in breve tempo. Consiglia comunque un controllo dopo qualche tempo, scadenzato secondo la necessità del paziente.

Come mi vesto per andare dall’osteopata?

Per ricevere un trattamento osteopatico è consigliato indossare un abbigliamento comodo e biancheria intima confortevole e appropriata in modo da permettere un’ampia libertà di movimento per l’esecuzione delle tecniche osteopatiche.

Meglio escludere abbigliamento in tessuto rigido o troppo aderente che impedisca la fluidità dei movimenti del corpo (ad es: jeans)

Va bene anche: tuta da ginnastica, leggins o pantaloncini, una comoda canotta, T-shirt o top sportivo.

Non sempre è necessario togliere le calze.
Comunque, meglio evitare di indossare collant o guaine elastiche.

E per i bambini?
Massima comodità e indumenti facilmente rimovibili.

Il trattamento è doloroso?

Qualunque sia la tecnica utilizzata, il trattamento osteopatico dovrà sempre essere indolore perché deve rispettare i limiti strutturali e psichici del paziente.
Poiché il dolore è comunque una esperienza soggettiva, se il paziente avvertisse una sensazione di dolore durante il trattamento, dovrà comunicarlo all’osteopata, il quale prontamente e attentamente lo adatterà secondo il risultato che vuole ottenere, e in modo da vivere l’esperienza nel modo più sereno possibile.

E dopo il trattamento? Sarò dolorante?

Posso riprendere le mie attività quotidiane?

Dopo il trattamento si possono riprendere tranquillamente le proprie attività quotidiane. Anzi il beneficio piu’ immediato è solitamente una sensazione di benessere generale e di leggerezza.

Comunque, siccome non siamo tutti uguali, potrebbe capitare qualche reazione di lieve indolenzimento o di stanchezza.
Questi effetti si sviluppano generalmente entro poche ore da una sessione e generalmente migliorano da soli entro 1 o 2 giorni.

Quanto dura la prima visita osteopatica?

La prima visita dall’osteopata serve per conoscere il paziente, per ascoltare e raccogliere informazioni: dai dati anagrafici, al motivo per cui si richiede il suo intervento, dallo stato di salute alle eventuali terapie in corso. Come quando ci si reca da qualsiasi altro specialista, è consigliato portare tutta la documentazione medica disponibile pe valutare la problematica.
Maggiori sono le informazioni migliore sarà il risultato finale.
Conclusa la parte di analisi e valutazione, si concorda con il paziente il tipo di percorso da fare insieme e quali risultati si possono ottenere nel tempo.
Si passa poi al trattamento osteopatico vero e proprio

Essendo la visita osteopatica personalizzata secondo le esigenze e necessità del paziente, non è possibile indicare una durata della stessa.

Quanto dura un trattamento osteopatico?

Il trattamento osteopatico è sempre personalizzato secondo la necessità del paziente, pertanto, non è possibile definire una durata.

In studio vengono seguite misure di prevenzione per il Covid?

Certamente.

Tutti gli appuntamenti sono schedulati, in modo da garantire la massima sicurezza.

A tal fine, si prega di attenersi alle seguenti indicazioni:

RISPETTARE GLI ORARI, poiché la schedulazione prevederà alcuni minuti, tra una prestazione e l’altra, per arieggiare, igienizzare e sanificare ambiente, lettino osteopatico e dispositivi  utilizzati.

Mantenere la massima igiene. E’ a disposizione GEL PER LA DETERSIONE DELLE MANI

Presentarsi muniti di MASCHERINA CHIRURGICA.

Non è consentito l’accesso allo studio a chiunque abbia una diagnosi sospetta o confermata di Covid.

Annullare l’appuntamento se affetti da qualsiasi sintomo simil-influenzale, o se avete temperatura pari o superiore a 37.5°.

Ambiente Sanificato secondo le indicazioni delle autorità competenti

C’è da temere riguardo a quei rumori che possono sentirsi durante un trattamento osteopatico?

Durante un trattamento osteopatico si puo’ avvertire il tipico suono “crack”, simile ad uno scrocchio…. Come quello che tutti noi sentiamo quando  ci “scrocchiamo” le dita delle mani. Il suono è lo stesso e sappiamo che non genera dolore.  Il suono prodotto, quel crack che si sente, si chiama effetto cavitazione e deriva dalla manipolazione sull’articolazione. Esso è dovuto alla creazione e al rapido collasso di bolle di gas del liquido presente nell’articolazione stessa.

Per cui: no, nulla da temere.

Cosa vuol dire che l’osteopata “manipola”?

“Manipolare” significa “trattare con le mani”
Nel caso dell’osteopata, egli puo’ manipolare un tessuto osseo, muscolare o viscerale.
Sempre in modo non invasivo, rispettando i tessuti, l’osteopata ricerca quindi le zone più rigide, che possono anche essere dolenti, e cerca con un trattamento manuale di ristabilire la mobilità. Il paziente ritrova una sensazione di leggerezza e immediato benessere che si protrarrà anche nel tempo.

Ma cosa sente l’osteopata quando ti tocca?

L’osteopatia è una terapia manuale, quindi si basa sull’uso sapiente ed esperto delle mani.
C’è chi si chiede addirittura se l’osteopata abbia un “un potere magico” nelle mani.
Niente di tutto questo! Le mani dell’osteopata non hanno niente di speciale o di magico, sono solo mani allenate ed esperte, associate ad un modo di pensare leggermente fuori dagli schemi comuni.

Pensate ad un sommelier quando assaggia un vino e riferisce profumi e sapori dettagliati, inaspettati al profano,  o quando un musicista si accorge di uno strumento scordato, quando noi non sentiamo nulla di particolare. Ecco, l’osteopata affina il tatto, ed è in grado con la sua esperienza,  di riconoscere con chiarezza la qualità dei tessuti (muscoli, legamenti, articolazioni..) che tocca e capire cosa non sta funzionando nel corpo del paziente.
Per gli scettici ecco un piccolo e banale esperimento:
Provate a riconoscere delle monete prese dalla tasca dei pantaloni a occhi chiusi.
All’inizio farete un po’ di fatica ad indovinarle tutte, ma con un po’ di allenamento  diventerà  più facile! E’ solo questione di pratica!

Io vado già dal fisioterapista, potrebbe servirmi andare anche dall’osteopata?

Le due professioni possono essere complementari, e quindi una non esclude l’altra.

Nella fisioterapia è vasto anche l’impiego di apparecchiature elettromedicali (oltre che terapie fisiche ed esercizi terapeutici), nell’osteopatia l’approccio è esclusivamente manuale.

L’ importante è assicurarsi di trovare sempre un professionista in grado di ragionare per il bene del paziente, con il supporto di  tutti gli strumenti  che puo’ avere a disposizione, secondo la sua specialità, ma  sempre finalizzati al raggiungimento di un unico obiettivo finale: il benessere del paziente.

Nello specifico i fisioterapisti elaborano ed attuano interventi diretti soprattutto alla prevenzione e alla riabilitazione. L’osteopata non fa riabilitazione ma può integrarsi ad esempio in un percorso di questo genere ed essere di supporto nelle terapie attivate da altri specialisti migliorandone i risultati. Quindi,  non solo in collaborazione con il fisioterapista, ma anche con altre figure di professioni sanitarie.

L’osteopata può collaborare anche con altre professioni sanitarie?

Si, perchè l’osteopata, con molte di queste, può creare un vero e proprio lavoro di équipe

Unico scopo devono essere sempre il completo benessere e la salute del paziente.

Un lavoro d’equipe efficiente punta alla soluzione dei problemi di salute delle persone: questa è la base del lavoro multidisciplinare.
Il lavoro d’equipe per la cura di un paziente che segue un percorso osteopatico può includere valutazioni e integrazioni con figure quali:

  • Medico di base
  • Ortopedico / Fisiatra
  • Anestesista – Terapista del Dolore
  • Gastroenterologo
  • Psicologo
  • Ginecologo
  • Medico dello sport
  • Pediatra
  • Fisioterapista
  • Podologo
  • Massoterapista
  • E molti altri…

Tutte queste figure possono collaborare dando ognuna il proprio contributo per ottimizzare il lavoro di prevenzione, cura, riabilitazione ed assistenza del paziente.

L’osteopatia riesce ad integrarsi con gran parte di queste discipline in un’ottica di prevenzione e riequilibrio in campo neuro-muscolo-scheletrico, al fine di stimolare i processi di guarigione dell’intero organismo.

Possiamo definire la terapia manuale un metodo sicuro ed efficace?

Certamente.

EFFICACE: perché l’osteopatia, grazie all’utilizzo di specifiche tecniche e manipolazioni, si rivela una terapia altamente efficace per la risoluzione dei più comuni disturbi muscolo-scheletrici. Dopo solo poche sedute si hanno già evidenti risultati e lo stato di benessere ottenuto puo’ mantenersi nel tempo con saltuarie sedute di mantenimento.

E anche SICURO: perché le tecniche osteopatiche utilizzate sono sempre personalizzate e legate alle caratteristiche di ogni paziente in base ad età, storia medica attuale e pregressa, stato di salute e abitudini di vita.

Per questo il trattamento osteopatico è considerato, secondo numerosi studi, un procedimento terapeutico sicuro.

Inoltre, la formazione degli osteopati prevede anche che siano in grado di valutare, secondo un giudizio clinico, per quali pazienti il trattamento osteopatico non è appropriato o per identificare quando un paziente deve essere indirizzato al medico di famiglia o ad uno specialista, perché necessita di ulteriori valutazioni mediche, di diagnostica o esami clinici.